L’Associazione C.A.N.D.E. ha il fine di rappresentare imprese e liberi professionisti che, sotto qualsiasi forma e ragione sociale, anche cooperativa e consortile, esercitano attività nel campo dell’edilizia, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi.

Ci rivolgiamo in particolare a imprese e liberi professionisti che operano nell’ambito di lavori, forniture e servizi per la Pubblica Amministrazione e per enti privati, e nell’ambito dell’edilizia e delle attività ad essa complementari. La nostra missione è offrire informazione ed assistenza riguardo alle problematiche del lavoro e della libera professione, della sicurezza e igiene nei luoghi di lavoro, fungendo anche da osservatorio per le problematiche di carattere economico, tributario, civilistico e amministrativo fino a costituire azioni di classe collettive.

Assistiamo le imprese ed i liberi professionisti associati attraverso consulenze qualificate, e organizziamo seminari e incontri di aggiornamento tecnico e legislativo.
L’Associazione è senza scopo di lucro e promuove le pari opportunità tra uomini e donne.

Perché Associarsi

Unirsi alla nostra Associazione significa entrare a far parte di una comunità dinamica di professionisti e imprese che condividono obiettivi e sfide comuni. Associarsi offre numerosi vantaggi:

  1. Consulenza Specializzata: Accesso a consulenze qualificate su problematiche lavorative, di sicurezza, igiene e normative vigenti.
  2. Aggiornamenti Costanti: Partecipazione a seminari ed eventi di aggiornamento tecnico e legislativo, per essere sempre al passo con le ultime novità del settore.
  3. Rete di Contatti: Opportunità di networking con altre imprese e professionisti, favorendo collaborazioni e sinergie.
  4. Supporto Economico e Giuridico: Assistenza su tematiche economiche, tributarie, civilistiche e amministrative, grazie al nostro ruolo di osservatorio.
  5. Promozione delle Pari Opportunità: Condivisione di valori fondamentali come l’uguaglianza di genere nel mondo del lavoro.

Associarsi alla nostra Associazione non è solo un’opportunità di crescita professionale, ma anche un impegno a migliorare il contesto lavorativo e sociale in cui operiamo.

Unisciti a noi per fare la differenza!

NEWS / EVENTI

Pasticcio Superbonus: CANDE porta la Presidenza del Consiglio in tribunale

Dopo 38 correttivi diretti o indiretti alla normativa, un’infinità di incontri, proposte e suggestioni. Dopo il continuo pingpong sulla sua classificazione e sulla cessione del credito, si potrebbe pensare che adesso si fa sul serio: l’affare “Superbonus” prosegue con la Class Action Nazionale Edilizia (CANDE) che porta la Presidenza del Consiglio dei Ministri in tribunale. NEWS da lavoripubblici.it
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Pasticcio Superbonus: CANDE porta la Presidenza del Consiglio in tribunale

Manifestazione di protesta  
26 luglio 2023 – Viale europa 190 Roma

Ci ritroveremo come una grande famiglia a protestare contro posteitaliane che ha deciso di far fallire i propri correntisti, tutti uniti per un unico obiettivo quello della riapertura di posteitaliane ad acquisire i crediti dei privati. Grazie al sostegno di: Partitalia Le Partite IVA popoloproduttivo C.A.N.D.E. a SOSTEGNO DEI PRIVATI Organizzato da Imprese e Professionisti del settore edile A Poste Italiane chiediamo: di riprendere l’acquisto dei crediti d’imposta provenienti da bonus edilizi a partire proprio dai privati Al governo chiediamo invece: 1 – di prorogare la scadenze del 30 settembre 2023 per le unifamiliari; 2 – di consentire anche ai privati di frazionare il credito d’imposta e cederlo in quote annuali; 3 – di consentire ai contribuenti di mettersi in regola con il fisco attraverso la compensazione nella Rottamazione quater proprio con i crediti d’imposta maturati “la c.d. pace fiscale” Oggi vietato dalla circolare AdE 373/2023 I correntisti in massa minacciano la chiusura del conto e un’azione di classe collettiva verso Poste Italiane SpA per inadempienza contrattuale ed extracontrattuale € 5.000.000 → € 2.000.000 → € 500.000 → € 0 soppresso https://fb.me/e/4EjAIY7kK
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Manifestazione di protesta                                                                      26 luglio 2023 – Viale europa 190  Roma

Possibili Azioni di Risarcimento che le ditte possono subire dai Lavoratori Dipendenti e un caso di concorrenza sleale

Comitato scientifico della presente newsletter: Avv. Daniele Marra DIRITTO TRIBUTARIO – IL CONTRIBUTO UNIFICATO PER AVVIARE UNA LITE DI FRONTE AL GIUDICE TRIBUTARIO AVVERSO IL DINIEGO AD UNA ISTANZA DI RIMBORSO SI CALCOLA SULLA SINGOLA ISTANZA E NON SUL SINGOLO RICORSO(Corte di giustizia tributaria di primo grado di Pescara – Sentenza del 16/06/2023 n.190). La premessa : Può accadere che nel corso del giudizio la segreteria del giudice tributario adito vada a verificare la regolarità del Contributo Unificato versato dal ricorrente per avviare il giudizio. Tale potere dovere è scolpito negli artt. 16 e 248 del DPR 115/2002. Ove sia rilevato che il Contributo Unificato è inferiore a quanto di Legge si avvia un procedimento amministrativo che si conclude con un invito a regolarizzare il versamento del tributo, con sanzioni ed con iscrizione al ruolo dell’imposta da recuperare. Tale provvedimento è a sua volta impugnabile di fronte al Giudice Tributario. Ma il Contributo Unificato Tributario (CUT) è calcolato sul valore del ricorso oppure sul valore dei singoli atti ivi indicati (come spesso capita impugnando una cartella che contiene più e più debiti), sovente impugnati congiuntamente e di valore differente l’uno dall’altro? Nella controversia presa in esame dalla Corte di Pescara…
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Possibili Azioni di Risarcimento che le ditte possono subire dai Lavoratori Dipendenti e  un caso di concorrenza sleale

Il potere dell’Agenzia delle Entrate di bloccare la Cessione del Bonus per elusione e la competenza del Giudice Tributario

Comitato scientifico della presente newsletter: Avv. Daniele Marra, Avv. Giovanni Norighi e Cristina Bellon DIRITTO TRIBUTARIO – IL POTERE DELL’AGENZIA DELLE ENTRATE DI BLOCCARE LA CESSIONE DEL BONUS PER  ELUSIONE  E  LA  COMPETENZA  DEL  GIUDICE TRIBUTARIO (Corte di giustizia tributaria di primo grado di Trieste – Sentenza 11/04/2023 n. 81). La premessa: Può accadere che nel corso delle verifiche che compie l’Agenzia delle Entrate nei confronti delle pratiche di cessione del credito inoltrate dal Condominio venga sospesa la procedura autorizzativa, anche con l’uso di algoritmo come prevede l’art. 1 della Legge 234/2021 che ha modificato l’art. 122bis del DL 34/2020, accertando l’inesistenza giuridica del Condominio. Nella controversia presa in esame dalla Corte triestina l’Ufficio riteneva plausibile il fatto che la società incaricata dei lavori anziché acquisire direttamente l’immobile, procedere alla sua ristrutturazione e risanamento conservativo per la successiva rivendita (circostanza che non avrebbe consentito la fruizione del c.d. superbonus giusto il disposto del comma 9 dell’art. 119 del DL n. 34/2020), avesse ideato le operazioni descritte per poter fruire dell’agevolazione senza diritto, cedendo i contratti preliminari, facendo contestualmente acquistare le 9 unità immobiliari a tre propri congiunti e creando, quindi, i presupposti del condominio seppur esso non esistesse. L’atto costituito…
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Il potere dell’Agenzia delle Entrate di bloccare la Cessione del Bonus per elusione e la competenza del Giudice Tributario

La revisione del prezzo nell’appalto privato

Articolo redatto dall’Avv. Marra. DIRITTO CIVILE – LA REVISIONE DEL PREZZO NELL’APPALTO PRIVATO (Cass. civ. Sez. I Ord., 06/03/2018, n. 5267). La premessa: Può accadere che nel corso dei lavori di un appalto privato si verifichino aumenti o diminuzioni del costo dei materiali o della mano d’opera. In tal caso il codice civile ammette che il prezzo originariamente fissato dai contraenti possa non essere più adeguato alla realizzazione dei lavori. In tal caso appaltante e appaltatore, anche disgiuntamente, possono chiederne la revisione ai sensi dell’art. 1664 c.c.. La massima: “La disposizione di cui all’art. 1664 c.c. (relativa alla revisione del prezzo del contratto di appalto), non ha carattere vincolante per le parti, le quali, pertanto, possono legittimamente derogarvi, con la conseguenza che, in caso di contrasto tra esse circa la reale portata delle clausole contrattuali sul punto della applicabilità o meno della norma “de qua”, è demandato al giudice di merito, al fine di accertare la reale volontà dei contraenti (se abbiano, cioè, voluto o meno escludere la revisione del prezzo del contratto di appalto), il compito di ricostruirne il comune intento negoziale avvalendosi dei comuni criteri di ermeneutica contrattuale, a partire da quello collegato all’elemento letterale delle clausole negoziali,…
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La revisione del prezzo nell’appalto privato

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